IL MONITORAGGIO DELLE CREPE NEI MURI

La presenza di crepe nei muri, lesioni alle pareti, fessire nei pavimenti, deve allarmare immediatamente gli occupanti

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Oltre che prevedere interventi di ripristino e la risoluzione del problema del dissesto, risulta necessario anche un monitoraggio delle crepe. Il monitoraggio delle lesioni deveessere eseguito da un occhio esperto e mediante strumenti idonei a determinare tutti i movimenti delle lesioni. Tutti i nostri tecnici sono specializzati nell’identificare e monitorare le crepe sui muri, le fessure nei pavimenti e/o la loro inclinazione. Come prima cosa verrà fatta una corretta analisi dello stato di salute dell’edificio e se è il caso, vi consiglierà sia sui metodi di monitoraggio che sulle tecnologie specifiche atte a risolvere il problema delle lesioni e crepe.

Uno degli strumenti maggiormente utilizzati per il monitoraggio delle crepe nei muri è il fessurimetro. Tale strumento è in grado di rilevare, mediante due lamine sovrapposte e mobili, l’una rispetto all’altra e, dove su una delle due è inciso un reticolo millimetrico, i movimenti della muratura nel tempo.
Lo scopo di tale strumento è quello di osservare se i movimenti tra due parti di muro, divise dalla lesione, sono ancora in atto, in che entità e la direzione del movimento. Risulta quindi evidente che è opportuno fare delle letture periodiche e annotarne gli eventuali movimenti.

COSA SONO LE CREPE E DOVE SI FORMANO
Le crepe nei muri sono delle lesioni che non vanno trascurate, fin dal momento della loro comparsa, in quanto possono rappresentare un segnale di pericolosità. Lo stesso discorso vale per le fessure nei pavimenti.
Una crepa è una lesione che può essere più o meno profonda, ovvero, più o meno passante attraverso le murature. Le crepe nei muri di tipo passante, indicano un cedimento piuttosto importante.
Questo tipo di lesioni possono manifestarsi su qualsiasi tipo di struttura. La nostra azienda lavora sia su fabbricati privati che pubblici. Diverse sono le cause che possono concorrere alla formazione e all’insorgenza di crepe nei muri e lesioni alle pareti. Tutte le cause, però, vengono ricondotte al terreno di fondazione che può, nel tempo modificare, la capacità portante di una struttura.
Quando viene costruita una nuova struttura, vengono considerati molti parametri, utili alla determinazione della capacità portante del terreno in funzione del tipo di fondazione e del peso che dovrà gravare su di essa. Da tutto questo, si crea, nel tempo, un equilibrio tra il terreno e la fondazione. Tale equilibrio però, può essere modificato sia dall’uomo (scavi adiacenti, ampliamenti del fabbricato, piantumazione di alberi, ecc.) che dalla natura (variazione stagionali dell’umidità, superfici di scivolamento, ecc.) e, in taluni casi, dall’azione combinata di entrambi. In questa circostanza concorrono entrambi al cedimento dell’edificio con conseguente formazione di crepe nei muri e lesioni alle pareti.

LA FORMAZIONE DELLE CREPE PER CAUSE NATURALI
Il principale fattore che dermina, la formazione delle crepe nei muri e le lesioni sulle pareti di un fabbricato, è la variazione stagionale del contenuto d’acqua del terreno di fondazione. La variazione del contenuto d’acqua si verifica maggiormente tra le stagioni più calde (e siccitose) e quelle più fredde (e piovose). In particolare, durante le stagioni calde, il minore apporto d’acqua piovana, legato all’evaporazione di parte dell’acqua contenuta nel terreno, determina un’asciugatura del sottosuolo, principalmente all’estradosso fondazione-terreno. Questo fenomeno, genera, soprattutto in terreni argillosi, delle vere e proprie cavità. Infine queste cavità, per effetto del peso dell’edificio o del marciapiede vengono schiacciate, determinando un abbassamento della sovrastante struttura, che, abbassandosi, genera crepe e lesioni sul fabbricato.
L’acqua presente nel terreno di fondazione è acqua che si è accumulata, invece, durante le stagioni più fredde e piovose. I terreni maggiormente suscettibili di questo fenomeno sono quelle coesivi (argillosi e limosi), i quali, tendono a notevoli variazioni di volume a causa di modificazionidel contenuto d’acqua. Tali variazioni di volume comportano la formazione di cavità anche fin sotto ai muri portanti di fondazione. In questo caso, quello che accade è il cedimento del terreno di fondazione insieme alla fondazione, determinando la comparsa di crepe nei muri, lesioni alle pareti esterne ed interne del fabbricato, e all’inclinazione del pavimento o di un marciapiede.

CREPE LEGATE A SCAVI IN VICINANZA
Un altro motivo abbastanza comune, che provoca la formazione di crepe nei muri, è l’impianto di cantieri di scavo nelle vicinanze di un fabbricato preesistente. Ogni scavo di terreno nelle vicinanze, è in grado di determinare una modificazione dell’equilibrio del terreno di fondazione. Ogni scavo provoca un cambiamento nella stabilità del terreno e, molto spesso, una variazione del livello di falda e/o della circolazione dell’acqua nel terreno. In questi casi è molto frequente che si verifichi un cedimento delle fondazioni.
La variazione nella circolazione dell’acqua nel terreno può provocare lesioni e crepe in due modi diversi. Nel momento in cui uno scavo determina un cambiamento nel percorso d’acqua, essa può cambiare direzione e dirigersi verso un fabbricato provocando un dilavamento del terreno di fondazione e quindi un dissesto nel fabbricato. Oppure, l’acqua che prima passava sotto un fabbricato, e che teneva il terreno umido in maniera costante durante l’anno, se cambia percorso può determinare una maggiore secchezza del terreno, che abbassandosi per il peso della struttura porta alla formazione di crepe nei muri e lesioni alle pareti.

CREPE LEGATE ALLE VIBRAZIONI DI MEZZI PASSANTI NELLE VICINANZE
La presenza di strade o stazioni ferroviarie eccessivamente trafficate, comportano delle vibrazioni del terreno in tutta la zona circostante. Tali vibrazioni producono un continuo assestamento del terreno che porta alla formazione di crepe e lesioni più o meno gravi e pericolose.

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RICONOSCERE LE CREPE PROFONDE E PERICOLOSE DA QUELLE PIU’ LIEVI E SUPERFICIALI
E’ molto importante distinguere il tipo di lesioni sulle pareti interne ed esterne di un edificio. Per caratterizzare un tipo di lesione piuttosto che un’altra è importante valutare: il loro spessore, la loro ubicazione, la profondità, l’andamento.
La profondità, cioè quanto la lesione è entrante dentro il muro (è una lesione superficiale che interessa solo l’intonaco oppure è una lesione strutturale e magari anche passante per intero lo spessore del muro).

Sicuramente le lesioni superficiali che interessano solo l’intonaco sono quelle meno percicolose che non intaccano le parti strutturali dell’edificio e non ne modificano la stabilità.

Tali lesioni però, vanno comunque tenute sotto controllo da parte di un esperto, per assicurarsi che esse non si accrescano evolvendosi in lesioni più gravi indice di una situazione, in atto, di dissesto delle fondazioni.
Le crepe profonde sui muri, molto spesso, sono associate a crepe anche a livello dell’intonaco, e viceversa.

Le crepe profonde e strutturali, insieme alle crepe superficiali e da intonaco, prendono, nel loro insieme, il nome di quadro fessurativo. Tutti i nostri tecnici sono in grado di definire, con precisione, in seguito ad un sopralluogo gratuito, l’entità e la pericolosità delle lesioni.

L’ubicazione delle crepe può essere su un angolo o ai lati dell’edificio, su una porzione perimetrale, nella zona centrale, al contatto tra due corpi di età differente.
Le crepe nei muri interni ed esterni posizionate su un angolo o ai lati di un edificio hanno, generalmente, un andamento obliquo e tutte le crepe avranno all’incirca la stessa direzione e circa la stessa inclinazione rispetto alla verticale. Queste crepe si formano quando a causa di un qualsiasi motivo è avvenuto un cedimento del terreno e un cedimento delle fondamenta perimetrali con conseguente rotazione e perdità della perfetta orizzontalità della fondazione nella parte ceduta. In questi casi, trattandosi le lesioni piuttosto pericolose, è necessario intervenire prontamente, alla stabilizzazione e consolidamento del terreno fondale, andando a ripristinare un appoggio uniforme della fondazione.
Le crepe posizionate nella parte centrale di un edificio possono essere pericolose tanto quante quelle descritte in precedenza. L’andamanto di queste lesioni è prevalentemente verticale. Queste lesioni si originano sui muri o sulle colonne portanti interne di un edificio ma possono essere visibili anche sui muri divisori non portanti. Inoltre, possono essere passanti, cioè visibili da entrambi i lati del muro interessato dalle crepe.
Le crepe posizionate al contatto tra due corpi costruiti in età differente o tra due edifici diversi, generalmente ad andamento verticale e con larghezza che aumenta dal basso verso l’alto, sono meno pericolose rispetto a quelle precedentemente descritte. Il cinematismo che le caratterizza, prevede la rotazione verso l’esterno di uno dei due edifici costruiti in diversa età, generalmente si ha la rotazione del corpo più recente. Questo movimento, si verifica, molto spesso, perchè non esiste una giunzione tra i due corpi i quali non si muovono in contemporanea e il terreno sotto alla parte più recente non è consolidato come quello sotto la parte più vecchia. In questi caso, la nostra azienda è in grado di intervenire, nel terreno di fondazione della parte ceduta, soggetta a movimento, in modo tale da stabilizzare la situazione.

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LA MIGLIORE SOLUZIONE PER IL RIPRISTINO DELLA STABILITA’ DELL’EDIFICIO
In presenza di crepe ai muri e lesioni alle pareti, nel dubbio sul tipo di lesione e sulla sua pericolosità, è sempre meglio far affidamento ad esperti del settore che sapranno consigliarvi, al meglio, sulle strategie da adottare, per risolvere prontamente la situazione.
La nostra azienda dispone di professionisti qualificati (ingegneri, geologi ed architetti) in ogni regione d’Italia e sono in grado di analizzare correttamente la situazione, consigliare la tecnologia più appropriata e i suggerimenti utili per la salvaguardia dell’intervento di consolidamento.
L’analisi di un quadro fessurativo, che mostra evidenze di crepe nei muri e lesioni alle pareti, che vanno oltre la parte superficiale dell’intonaco, richiede uno studio attento a definire l’entità dello spostamento dell’equilibrio del terreno di fondazione e se ha o meno modificato la stabilità dell’edificio. I nostri tecnici sono in grado di esaminare il quadro fessurativo attraverso l’osservazione delle crepe nei muri e la loro ubicazione ed entità, la tipologia costruttiva e le caratteristiche geologiche della zona e la storia evolutiva del terreno su cui insiste il fabbricato.
La tecnologia impiegata dalla nostra azienda prevede l’iniezione, nel terreno di fondazione, di una particolare resina, bicomponente, capace di compattare radialmente il terreno e di riempire tutte le cavità, le fessure e gli spazi tra un grano di terreno e l’altro, andando legare e cementare le porzioni di terreno interessata dall’iniezione. Il nostro metodo prevede, l’iniezione contemporanea su più livelli (da 10 a 30 livelli) di resina espandente auto-performante. Auto-performante vuol dire che, la resina avrà più potere riempitivo e poca espansione (quindi maggior contenuto di resina all’interfaccia fondazione-terreno), a ridosso delle zone più compatte e, più potere espansivo e maggiore espansione nelle zone meno compatte.
In virtù di quanto esposto, se avete a che fare con la comparsa o la presenza di crepe nei muri, non vi rimane che affidarvi a professionisti del settore che vi sappiano consigliare nel migliore dei modi e a risolvere, prontamente, il problema delle crepe nei muri e mettere in sicurezza il vostro fabbricato.

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